Anche per questa edizione in occasione di Food&Wine in Progress, Cocktail in the World Mixology propone il contest dedicato alla mixology con numerosi barman che si contenderanno il titolo. Abbiamo incontrato Francesco Cocola, vincitore nel 2016 che, quest’anno, farà parte della giuria del contest assieme a nomi di rilevanza internazionale.
Faccio questo lavoro da 4 anni, ho iniziato come barman in discoteca al “Cala Felice”. Inizialmente solo nella stagione estiva e solo negli orari serali poi sono passato anche al lounge bar. Nel periodo invernale collaboro con il “Caffè Carducci di Grosseto”, di proprietà di un mio caro amico che mi ha aperto la strada verso questo particolare tipo di miscelazione. In questo momento sto cercando di investire il più possibile sulla formazione professionale che a mio parere è molto importante.
bold:(|Con quale cocktail hai vinto lo scorso anno?)
Ho presentato una rivisitazione del Mai Tai visto che il tema dello scorso anno era “Italian Tiki” utilizzando tutti ingredienti italiani. Questa esperienza mi ha fatto avvicinare molto proprio alla miscelazione caraibica che ho cercato di approfondire seguendo seminari e corsi di formazione. Molto probabilmente quest’anno presenterò uno o due drink proprio sulla base di questa particolare miscelazione molto affascinante, ovviamente fuori concorso.
bold:(|Perché partecipare a questo contest?)
Perché è un contest in un’ambientazione molto suggestiva e perché è un contest che riesce a dare visibilità. Inoltre ti da la possibilità di entrare in contatto con molti professionisti di settore e di scambiare idee con molti altri ragazzi che hanno la tua stessa passione. C’è poi la possibilità di seguire le masterclass di grandi nomi internazionali e per chi ama questo lavoro poter vedere all’opera personaggi che potremmo definire “inarrivabili” è davvero una fantastica opportunità.
Quest’anno il tema sarà l’HomeMade, quello che mi viene in mente di consigliare è puntare alla semplicità che spesso è proprio la chiave del successo. Evitare quindi di andare a ricercare ingredienti particolari e lontani dalla nostra tradizione. Un altro consiglio che posso dare è quello di provare a valorizzare i prodotti sponsor che sono sempre prodotti ottimi.